Name: "Ultimate Spider-Man" di Jonathan Hickman e Marco Checchetto promette bene
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"Ultimate Spider-Man" di Jonathan Hickman e Marco Checchetto promette bene

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La nuova testata Ultimate Spider-Man di Marvel Comics, sceneggiata da Jonathan Hickman (Fantastic Four, X-Men) per i disegni di Marco Checchetto (Daredevil), si può sintetizzare in modo semplice: è come una carbonara destrutturata. All’interno ci sono tutti gli elementi classici e necessari della mitologia ragnesca, ma smontati e rimessi insieme in modo diverso dal solito.
Il risultato, almeno a giudicare dalle prime pagine, è qualcosa di già visto, ma allo stesso tempo del tutto inedito. Abbiamo un Peter Parker adulto e in preda alla proverbiale crisi di mezza età. È sposato con Mary Jane Watson ed è padre di due figli, anziché un giovane studente, ma pur sempre spinto da un forte senso di responsabilità e pieno di insicurezze. Lo zio Ben è ancora vivo (al contrario della zia May), ma rappresenta comunque una guida fondamentale per lui. E c’è sempre un Goblin a tormentare la sua vita.
La differenza rispetto alla serie Ultimate Spider-Man del 2000 è quindi davvero sostanziale, profondamente programmatica: in quel caso si voleva fare ripartire il personaggio da zero, alla ricerca di un nuovo pubblico; in questo, l’obiettivo è anche e soprattutto quello di non perdere i vecchi lettori. Le storie di Hickman e Checchetto sembrano avere infatti come target i lettori di vecchia data di Spider-Man, quelli che sui social ancora si lamentano di come nel 2007 la Marvel cancellò il matrimonio di Peter Parker e Mary Jane con la saga Soltanto un altro giorno, di fatto fermando la crescita anagrafica dell’eroe e cristallizzandolo in un eterno presente.
Oppure quelli che, ancora prima, a fine anni Novanta, erano rimasti scontenti dalla scomparsa prematura della figlia May Parker, in seguito a un plot twist decisamente da mani nei capelli. Nella serie Spider-Girl, ambientata in un universo alternativo, avevamo poi visto quella bambina, cresciuta e diventata un’eroina, accompagnata da un Peter Parker anche in quella occasione adulto e papà (ma ormai ritirato dalla carriera di supereroe).
In quel caso, il tono dell’iniziativa era perlopiù classico, che cercava di riprendere le atmosfere degli anni Sessanta già a partire dai disegni, realizzati da un Ron Frenz che citava apertamente Steve Dikto e John Romita. La nuova Ultimate Spider-Man è invece una serie spiazzante, che di nostalgia ne dimostra poca. 
Il netto cambiamento con le altre testate ragnesche contemporanee e con la precedente Ultimate Spider-Man sta anche nei disegni. Marco Checchetto è un autore dal tratto realistico, chiaro e pulito, in grado di dare profondità e rotondità caratteriale ai personaggi. Provate a sfogliare la serie senza leggere balloon e didascalie di sorta: riuscirete già solo così a capire che cosa essi rappresentano e quali personalità hanno.
Gli autori hanno confezionato inoltre una storia ben ancorata nel nostro presente: «Ciò che rendeva l’universo Ultimate davvero interessante in origine era che era un riflesso del mondo fuori dalla finestra, nel momento in cui lo si stava vivendo. Che aspetto ha il mondo in cui stiamo vivendo ora?» aveva non a caso sottolineato Hickman al momento dell’annuncio del nuovo universo Ultimate. Questa nuova Ultimate Spider-Man si preoccupa insomma di offrire non solo un nuovo punto di partenza, ma anche un punto di vista nuovo, cogliendo e gettando sotto una nuova luce l’essenza di personaggi classici, ormai divenuti quasi archetipici e in grado di essere declinati in vari modi per pubblici diversi.
Hickman si presenta qui inoltre in una versione quasi inedita, oserei dire più “dietetica”. L’attenzione è tutta sulla costruzione dei personaggi e delle varie dinamiche interpersonali piuttosto che del mondo intorno a loro (cosa che ha già fatto in realtà negli speciali che hanno preceduto la serie). Insomma, per una volta niente infografiche da far venire il mal di testa, almeno per il momento.
La storia di Hickman e Checchetto potrebbe essere apprezzata dai lettori di un tempo così come dai nuovi – anche se magari di una fascia di età poco più alta –, senza fare fan service smaccato o fastidiose strizzatine d’occhio. E potrebbe attirare anche quelli che magari non sono proprio fan della scrittura spesso eccessivamente cervellotica dello sceneggiatore. Una carbonara destrutturata, ma ugualmente molto buona.
Ultimate Spider-Man 1di Jonathan Hickman e Marco ChecchettoPanini Comics, marzo 2024Spillato, 48 pp., colori5,00 € (acquista online)
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La nuova testata Ultimate Spider-Man di Marvel Comics, sceneggiata da Jonathan Hickman (Fantastic Four, X-Men) per i disegni di Marco Checchetto (Daredevil), si può sintetizzare in modo semplice: è come una carbonara destrutturata. All’interno ci sono tutti gli elementi classici e necessari della mitologia ragnesca, ma smontati e rimessi insieme in modo diverso dal solito.
Il risultato, almeno a giudicare dalle prime pagine, è qualcosa di già visto, ma allo stesso tempo del tutto inedito. Abbiamo un Peter Parker adulto e in preda alla proverbiale crisi di mezza età. È sposato con Mary Jane...

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